Al Teatro Argentina di Roma un violoncello di Stradivari del 1711 sopravvissuto a un naufragio. È quello che utilizzerà Christian Poltera, tra i violoncellisti più acclamati della sua generazione, giovedì 9 in concerto al Teatro Argentina per l’Accademia Filarmonica Romana, al fianco della pianista inglese Kathryn Stott in un programma che spazia fra alcune delle pagine più celebri per violoncello e pianoforte di Brahms, Chopin e Prokofiev.
A impreziosire il debutto, sarà appunto lo strumento che Poltera impugnerà, il leggendario “Mara” costruito da Antonio Stradivari a Cremona nel 1711 che deve il suo nome al primo proprietario conosciuto, Giovanni Mara, violoncellista che venderà lo strumento per pagare i debiti.
Passato in mano a vari violoncellisti nel corso di due secoli, nel 1961 a causa di un naufragio di una nave nel Rio de la Plata, mentre il proprietario, Amedeo Baldovino, si trovava con il Trio di Trieste, lo strumento viene recuperato dopo essere rimasto immerso molte ore nell’acqua. Ci sono voluti tre anni di restauro e ricomposizione delle parti perchè lo strumento potesse riprendere a suonare, ed è ora affidato al talento e alla cura di Christian Poltera.