di Alessio Zuccaro
La storia sembra uscita direttamente da un film: tre amici falegnami, senza alcuna formazione di liuteria, si riuniscono per provare a replicare una chitarra spagnola posseduta da uno di loro… e ce la fanno. Anzi, ci riescono così bene da fondare uno dei brand leader del mercato mondiale della chitarra classica: Alhambra Guitarras. Era il 1965 quando l’azienda nasceva ufficialmente, e lo staff contava già allora decine di impiegati; oggi sono centinaia. Abbiamo incontrato Christophe Ravie, responsabile vendite dell’azienda, e Josep Maria Villanueva, uno dei suoi liutai, in vista della nuova partecipazione di Alhambra a Cremona Musica International Exhibitions and Festival, in programma dal 27 al 29 settembre 2024.
Tra un anno l’azienda compirà 60 anni, auguri! Festeggiamenti in programma?
Ravie: Ufficialmente non è stato ancora deciso nulla, ma posso anticipare una chicca: proprio Cremona Musica ospiterà, nel corso dell’edizione 2025, una notte speciale firmata Alhambra, con esibizioni dei nostri artisti da tutto il mondo. Sarà un grande spettacolo, non vediamo l’ora!
Recentemente Alhambra si è impegnata nel sociale con un progetto nelle carceri. Cosa avete proposto?
Villanueva: Due anni fa abbiamo deciso di creare la Alhambra Guitarras Fundacion, il cui obiettivo è quello di sostenere le nuove generazioni: che si tratti del concorso CIGA [Concurso Internacional de Guitarra Alhambra, ndr], giunto alla sua sedicesima edizione, di borse di studio, o di supportare festival in giro per il mondo (come quello di Fiuggi, vicino Roma). A giugno la fondazione ha deciso di incontrare i detenuti delle carceri di Valencia, proponendo un workshop molto particolare: abbiamo mostrato in che modo diversi legni producono suoni differenti. È stato molto emozionante, i partecipanti erano curiosi e pieni di domande. Per loro è stata una finestra su un mondo nuovo e affascinante.
Cosa vi aspettate dalla nuova edizione di Cremona Musica?
Ravie: Quest’anno saremo alla fiera con il nostro general manager Valerià Torregrosa e il nostro liutaio Javier Mengual, che offrirà un workshop il cui protagonista assoluto sarà il legno: un’immersione nella miriade di sfumature sonore che ciascuna tipologia porta con sé. Mengual mostrerà anche il suo ultimo lavoro, creato in collaborazione col chitarrista Joaquín Clerch: la chitarra Deseada. È uno strumento a cui tiene molto, perché con esso cerca di rispondere a tutte le esigenze che i chitarristi gli hanno manifestato nel corso degli anni. Venitelo a scoprire, non ve ne pentirete!
In collaborazione con TGmusic.it